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Rodenbach Alexander: una birra a degustazione “triangolare”

Rodenbach Alexander: una birra a degustazione “triangolare” - 8 RODENBACH ALEXANDER articolo

Alexander Rodenbach nasce nel 1786, figlio di Jean, discendente da una famiglia di cavalieri tedeschi e fratello di Ferdinand, Constantin e Pedro. Cieco dall’età di 11 anni, Alexander nel 1821 acquista un birrificio nella sua città natale, Roeselare, nelle Fiandre occidentali. A fianco della sua carriera da imprenditore brassicolo, ottiene ottimi successi anche come politico e partecipa alla fondazione dell’ istituto dei ciechi e sordomuti.

Nel 1986, per festeggiare i 200 anni dalla nascita di Alexander, il birrificio Rodenbach produce una birra sempre nello stile delle “flemish bruin”, ovvero una Rodenbach Gran Cru come base (33% di birra giovane a fermentazione alta “blendata” con 66% di birra invecchiata su botti di rovere, la parte di birra a rifermentazione spontanea) con l’aggiunta di amarene in macerazione: nasce la Rodenbach Alexander, un birra che trova subito riscontro in Belgio ma anche negli Stati Uniti.

L’entusiasmo, tuttavia, si placa dopo alcuni anni e la produzione viene fermata, anche perché voleva essere una birra celebrativa “one shot”.

Solo dopo l’acquisto della Rodenbach da parte del birrificio Palm nel 1998 e soprattutto dopo l’avvento delle birre artigianali e la riscoperta di stili di birra ormai dimenticati, la Rodenbach Alexander viene riproposta nel 2015.

Lo stesso storico mastro birrario della Rodenbach, Rudi Ghequire, mi descriveva la Alexander come una delle poche birre a degustazione “triangolare” anziché “binaria”. In quella “binaria”, i gusti percepiti sono il dolce e l’amaro, mentre quella “triangolare” include anche “l’acidità”. Compresi subito la presenza dell’acidità e del dolce, ma feci fatica ad immaginarmi l’amaro visto che la Rodenbach Gran Cru non supera i 8 IBU. Il segreto, mi spiegava Rudi, sta nella macerazione dell’amarena con tanto di nocciolo. Quest’ultimo, dopo ca. 6 mesi di macerazione, rilascia un leggero ed elegante gusto di mandorla, che notoriamente rimane leggermente amarognolo.

Questa teoria mi venne confermata con il primo assaggio. Iniziai a conoscere una birra “multiuso”. Estiva, dissetante, abbinabile (dolci e formaggi ma anche secondi di carne), femminile, da cocktail. In un locale un gestore dinamico e fantasioso mi propose una sera un cocktail a base di Alexander, che non era nulla che una Rodenbach Alexander versata su una granita di ghiaccio con una foglia di menta, il tutto servito con cannuccia. L’ennesima sorpresa e conferma che la birra non è, come molti pensano, soltanto una chiara da bere con la pizza o solo per una bevuta a collo bottiglia seduti sui gradini della piazza in compagnia di amici!

Prova subito la Rodenbach Alexander!

Box Peter Hasso - Birraio

HANS PETER HASSO

Ambassador Quality Beer Academy

Tutto nacque nel lontano 1982, quando il nostro Mastro Birraio, in un bar di cui era frequentatore abituale, fu avvicinato dal gestore del locale che, trovandosi in difficoltà con birra alla spina infetta e un impianto di spillatura tarato con troppa pressione, gli chiese: “Tu che sei tedesco, perché questa birra mi esce così brutta e maleodorante?".
Curiosi di sapere com'è finita? Non vi resta che scoprire la sua storia!