Tutto nacque nel lontano 1982, quando in un bar di cui ero frequentatore abituale con amici mi avvicinò il gestore del locale che, trovandosi in difficoltà con birra alla spina palesemente infetta e un impianto di spillatura tarato con troppa pressione, mi chiese: “Tu che sei tedesco, perché questa birra mi esce così brutta e maleodorante?”
Io evidentemente in quel momento non sapevo rispondere, ma il fatto di essere stato interpellato solo in virtù della mia nazionalità tedesca e di risultare ai suoi occhi un “esperto in materia” mi lusingava e mi intrigava nello stesso tempo. Credo che proprio quello sia stato il momento che mi spinse ad approfondire le mie conoscenze nel campo della birra.
Già collezionavo sottocoppe e bicchieri di birra provenienti da ogni parte del mondo ed ero in grado di distinguere una marca di birra da un’altra con più disinvoltura che i miei amici marche di automobili. Addirittura l’origine del cognome di mia madre mi intrigava: “Bierbrauer”,(letteralmente birraio). Vale proprio la citazione latina Nomen est omen.
La mia passione per il mondo della birra si intensificò quando venni a sapere dell’esistenza di ben due rami di studi dedicati alla produzione della birra, con il titolo di rispettivamente “Ingegnere Birrario Diplomato” e “Mastro Birrario Diplomato”.
Finalmente, per la gioia dei miei genitori, avevo le idee chiare su cosa avrei fatto dopo la maturità.
Prima di iscrivermi, intrapresi un percorso pratico di apprendistato come maltatore e birraio. Feci questo apprendistato presso la bellissima e storica birreria TUCHER di Norimberga, che pur essendo in Germania, per me rappresentò la mia prima esperienza all’estero, lontano da casa, dato che sono nato e cresciuto in Italia, nel Varesotto, sulle sponde del lago Maggiore.
Dopo aver iniziato gli studi a Frisinga, presso la famosa università di WEIHENSTEPHAN, ebbi la possibilità di conoscere sempre più personaggi di questo fantastico mondo brassicolo, in particolar modo studenti stranieri, provenienti da ogni parte del mondo . Un’altra esperienza pratica, svolta durante le ferie estive presso la birreria EKU a Kulmbach, fu decisiva per il completamento delle mie competenze tecniche.
Successivamente, con la caduta del muro di Berlino, mi si offrivano nuove opportunità di trovare immediatamente un lavoro, grazie soprattutto alle mie ottime conoscenze linguistiche. Se a questo si aggiunge anche il fatto che non avevo un’adeguata preparazione in chimica, materia indispensabile per la professione del “Mastro Birrario Diplomato”, è facile capire perché decisi di cambiare il piano di studi e conseguire una Laurea a ciclo breve in Economia e commercio, iniziando il mio primo impiego lavorativo presso un importante produttore di Luppolo.
Per sette anni vendevo questa materia prima fondamentale per la produzione del nettare degli dei in giro per l’Europa. Solo nel 1999 decisi di tornare in Italia per iniziare un nuovo percorso, ma sempre nell’ambito brassicolo.
Lavorai inizialmente nella vendita sia nel Export sia come vendita nazionale per produttori di birra Inglesi, Italiani, Belgi ed infine Tedeschi. Da tanti anni cerco di trasmettere passione attraverso storytelling e competenze che consentono di scoprire un mondo sempre più in forte evoluzione grazie alla nascita e sviluppo dei micro birrifici Italiani.
Il “prezzo” non è mai stato l’argomento di partenza delle mie trattative. Per me non conta l’etichetta di una birra ma quello che c’è dentro la bottiglia. Ciò che importa è quello che un determinato prodotto o stile riesce a raccontare a monte ( di sé).
La birra, a differenza di quanto si possa erroneamente pensare, può riempire le nostre tavole in abbinamento con tutti i cibi tipici e/o regionali Italiani, esattamente come il vino. Inoltre la birra deve ancora essere compresa dal consumatore come una bevanda da abbinamento, da degustazione e da meditazione oltre che come una bevanda goliardica, di compagnia e di dissetamento. Ad ogni pasto, ora del giorno, occasione si può accompagnare la sua birra. Il motto deve però rimanere lo stesso: BEVI MENO, BEVI MEGLIO, esattamente il motto di Quality Beer Academy, il progetto di birre di qualità della Radeberger Gruppe Italia, una filosofia da me sposata e condivisa in pieno.
Hans Hasso Peter
QBA Ambassador