Il Prosecco è da sempre uno dei vini bianchi più amati da intenditori e amanti del vino. Vino spumante dal gusto fresco e fruttato, il prosecco incanta per la sua leggerezza e la sua effervescenza. Per queste caratteristiche è ormai considerato una scelta obbligata per feste, celebrazioni e aperitivi: un vero e proprio vino da consumare in compagnia!

Quali sono le caratteristiche del Prosecco?

Ma andiamo a scoprire in maniera più approfondita cosa rende un vino, un Prosecco. Per prima cosa la provenienza: il prosecco è prodotto principalmente in Veneto e in Friuli Venezia Giulia. La tipologia di uva adoperata tradizionalmente è l’uva Glera che conferisce al Prosecco il suo caratteristico gusto fruttato e fresco mentre il metodo di fermentazione utilizzato è il metodo Charmat o “metodo italiano”. Questa è la grande differenza tra Prosecco e spumante: per il primo, la seconda fermentazione avviene in grandi serbatoi di acciaio inox che garantiscono la caratteristica spuma e l’effervescenza vivace. La gradazione alcolica del Prosecco varia tra gli 11% e i 12%, una percentuale ottimale per un aperitivo leggero o per accompagnare piatti di pesce e frutti di mare.

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Che significa Prosecco Valdobbiadene?

Parlando di Prosecco, spesso sentiamo menzionare il termine “Prosecco Valdobbiadene“, infatti Conegliano – Valdobbiadene è una delle zone più prestigiose e rinomate per la produzione di questo vino spumante. Questa particolare denominazione geografica si trova nella regione del Veneto, nello specifico nella provincia di Treviso.

Nel cuore di Valdobbiadene, c’è un’area particolarmente prestigiosa chiamata Cartizze, che è famosa per produrre Prosecco di altissima qualità. Il Prosecco proveniente da questa zona è chiamato “Valdobbiadene Superiore di Cartizze“. Va da sé che il Prosecco Cartizze è considerato uno dei migliori sul commercio e di conseguenza il prezzo risulta maggiore rispetto ad altre varietà di Valdobbiadene Prosecco.

Quanti tipi di Prosecco ci sono?

Di vini Prosecco ne esistono diversi tipi, ognuno con le sue caratteristiche uniche. Cerchiamo di fare una panoramica delle tipologie più importanti:

1. Prosecco DOC: Il Prosecco DOC, noto per la sua freschezza e per le note fruttate, è considerato il prosecco base ed è prodotto principalmente nella regione del Veneto.

2. Prosecco Superiore DOCG: Questa è una designazione di qualità superiore rispetto al Prosecco DOC ed è prodotta principalmente nelle aree di Conegliano e Valdobbiadene. Il Prosecco Superiore DOCG è spesso considerato di alta qualità ed è ideale per occasioni speciali.

3. Valdobbiadene Superiore di Cartizze: Come menzionato in precedenza, il Cartizze è una zona particolarmente prestigiosa all’interno di Valdobbiadene, ed è conosciuta per produrre alcuni dei migliori Prosecco.

4. Prosecco Millesimato: Il Prosecco Millesimato è prodotto da uve provenienti da un’unica annata e deve invecchiare per almeno tre anni. Questo conferisce al vino una complessità maggiore rispetto al Prosecco standard e spesso presenta aromi più intensi.

5. Prosecco Rosé: Il Prosecco Rosé è una varietà relativamente nuova di Prosecco, introdotta solo nel 2020. È ottenuto aggiungendo una piccola quantità di vino rosso durante il processo di produzione. Questo conferisce al Prosecco un colore rosa tenue e un sapore leggermente fruttato.

Come servire il Prosecco per aperitivo?

Il Prosecco è una bollicina versatile che si presta bene agli aperitivi, soprattutto in Veneto dove viene utilizzato anche per fare il celebre “Spritz“. Un’ottima scelta di prosecco per spritz è il Prosecco Extra Dry, essendo leggermente più dolce rispetto al Prosecco Brut, ma con ancora la vivace acidità e la freschezza necessarie per bilanciare gli altri ingredienti dello spritz. Qualsiasi sia il tuo bitter preferito, Aperol, Campari o Select, il Prosecco per spritz saprà sicuramente esaltare il sapore di questo cocktail bevuto ormai in tutta Italia!

Ma, sebbene il Prosecco sia un vino molto versatile, per servirlo nella maniera adeguata bisogna attenersi a delle linee guida ben precise per non rischiare di comprometterne il gusto:

1. Temperatura: Il Prosecco dovrebbe essere servito molto freddo, a una temperatura di circa 6-8 gradi Celsius. Potete mettere la bottiglia in frigorifero per alcune ore prima di servire o immergerla in un secchio di ghiaccio per raffreddarla rapidamente.

2. Flute o Calice: Il Prosecco è tradizionalmente servito in flûte, quei bicchieri alti e sottili che aiutano a mantenere le bollicine vivaci. Tuttavia, è anche possibile utilizzare calici da vino bianco, che consentono una maggiore ossigenazione del vino.

3. Versamento: Versare il Prosecco lentamente nel bicchiere inclinato, mantenendo il bicchiere a 45 gradi per ridurre la formazione di schiuma e conservare al meglio le bollicine.

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