Bere e degustare, capire il vino per capirne le differenze: spumante o prosecco?
Non tutti sono sommelier e, probabilmente, molti di voi saranno anche poco interessati a diventarlo, vero anche che saperne di più serve a bere meglio e questo senza dubbio non è cattiva cosa.
Del resto approfondire un argomento vuol dire verticalizzare la conoscenza e non fare proprio la figura dello sprovveduto, in questo caso vuol dire passare del semplice “bere” all’intrigante “degustare”. Sì, “intrigante”, perchè la conoscenza porta alla ricerca di altra conoscenza, riconoscere i profumi di quanto stiamo portando al naso, cercare di comprenderne i sentori, portarlo alla bocca scoprendone il calore, l’armonia, le note è sicuramente più interessante di “buttar giù” un bicchiere di vino senza arte né parte.
E a tal proposito, oggi rispondiamo ad un quesito che nasce spesso quando abbiamo a che fare con un vino che ci appartiene e riguarda da vicino, il Prosecco. Qual è la differenza tra spumante e prosecco?
Affrontare un tema così complesso come quello del Prosecco necessiterebbe di un blog tutto suo, da parte nostra cercheremo di raccontarvi quanto più possibile!
Bene, partiamo da definire cosa è un vino “spumante”. Tutti i vini che una volta stappati producono spuma dovuta alla presenza di anidride carbonica formatasi dagli zuccheri fermentati all’interno della bottiglia, sono considerati vini spumanti. Anche lo Champagne? Certo, ma questa è un altra storia che vi racconteremo su questa pagine un’altra volta.
Spumante vs Prosecco: da quali uve e da quali territori?
Tenete presente che non tutte le uve si prestano alla spumantizzazione anche se in Italia abbiamo rappresentate quasi tutte le regioni con prodotti Spumanti, come ad esempio il Prié Blanc in Val d’Aosta nella zona di Morgex et de la Salle con degli spumanti Metodo Classico in purezza; dalle uve Cortese abbiamo spumanti in Piemonte; sempre Metodo Classico, dalla Bianchetta genovese, dal Vermentino e dalle uve di Pigato in Liguria; in Veneto, abbiamo il Durello da uve Durella, anche qui Metodo Classico e in Friuli la Ribolla Gialla; nelle Marche troviamo spumanti dal Verdicchio; in Abruzzo da uve Pecorino; in Campania con l’Asprinio di Aversa; in Calabria troviamo da spumanti con uve Montonico; mentre in Sicilia troviamo spumanti con uve di Carricante.
Altri spumanti li abbiamo da vitigni come il Pinot nero, lo Chardonnay, il Pinot Bianco e Grigio, il Riesling, il Muller-Thurgau, la Garganega, i Moscati, il Brachetto e le Malvasie ben si prestano dando degli ottimi prodotti. Non male, vero?
Per il Prosecco, invece, il campo si restringe. Il termine ‘Prosecco‘ è proprio di quel vino di un determinato territorio, Veneto e Friuli, vinificato quasi esclusivamente da uve Glera (ma anche da uve Verdiso, Pinot bianco, Pinot grigio o Pinot nero). Nello specifico la zona migliore per il Prosecco è nella provincia di Treviso, nei comuni di Conegliano e Valdobbiadene, dove viene prodotto una delle migliori varietà: il Prosecco Valdobbiadene. Scendendo ancora più nel dettaglio, sempre all’interno del territorio di Valdobbiadene, c’è una zona ancora più rinomata e prestigiosa per la produzione del Prosecco: Cartizze. Il Valdobbiadene Superiore di Cartizze è considerato dai più, il miglior prosecco al mondo.
Differenza prosecco spumante: la vinificazione
Argomento chiave per comprendere la differenza tra vino spumante e prosecco è indubbiamente il metodo di vinificazione.
Il vino spumante segue un processo di vinificazione particolare, ad una prima fermentazione in bottiglia se ne aggiunge una seconda, in questo caso parliamo di Metodo Classico o Metodo Champenoise e come abbiamo visto qualche riga sopra, viene vinificato un po’ in tutta Italia.
Per il Prosecco la vinificazione segue quello che viene chiamato Metodo Charmat, il quale prevede che la seconda fermentazione avvenga in autoclavi, vasche d’acciaio inox. Il risultato è un vino fresco e aromatico, dai costi di produzione più bassi dello spumante e subito pronto da bere.
Varianti dello spumante e del Prosecco
Che stiamo sorseggiando prosecco o spumante, può capitare di percepire più o meno dolcezza. Come mai? Ormai avete capito che la differenza prosecco e spumante è data da pochi ma significativi elementi. Uno di quelli che ancora li accomuna, invece, è il dosaggio zuccherino che viene usato per la vinificazione. Questa caratteristica determina la terminologia con la quale vengono classificati spumanti e prosecchi. Andiamo a vederla:
- 0 grammi/litro di zucchero nel vino si parla di Pas Dosè .
- tra 3 e 6 grammi/litro di zucchero di Extrabrut
- tra 6 e 12 grammi/litro abbiamo i Brut, che sono quasi tutti o comunque un gran numero degli spumanti metodo classico.
- tra 12 e 17 grammi/litro di zucchero nel vino abbiamo l’ Extra Dry.
- tra i 32 ed i 50 grammi/litro parliamo di spumanti Dry o Demi-Sec
Il Prosecco è uno spumante, ma lo è sempre?
Interessante sapere che il prosecco può anche non essere uno spumante, esiste anche frizzante (con “meno bollicine” per capirci, si parla di 4 atmosfere di pressione contro le 6 che normalmente troviamo in una bottiglia spumantizzata) e anche fermo (detto anche tranquillo).
Abbiamo ora le idee un po più chiare? Abbiamo capito la differenza tra spumante e prosecco? Sicuramente l’unica cosa da fare è …degustare. Per gioco, senza esagerare, assaggiate un prosecco ed uno spumante e indovinate le differenze di profumi, sapori, freschezza, grado zuccherino, …Buon divertimento.
Naturalmente non possiamo però essere troppo di parte, così, per una valutazione oggettiva, abbiamo selezionato per voi una serie di prosecco e degli ottimi spumanti che meritano la vostra attenzione. Nella nostra enoteca online potete scegliere tra molti prodotti che sicuramente soddisferanno la vostra ‘sete’ di conoscenza e di approfondimento.