La birra doppio malto non è sicuramente per i deboli di cuore ma è per coloro che abbracciano il gusto robusto, che amano un viaggio sensoriale ad ogni sorso e che credono che il “doppio” sia sempre meglio! Quindi, preparatevi a fare un tuffo in un mondo di sapori intensi, di note maltose incantevoli e di avventure gustative che vi lasceranno senza fiato. La birra doppio malto è pronta a conquistare il vostro palato e a farvi innamorare di ogni singolo bicchiere.
Birra doppio malto significato
Il mondo delle birre è vasto e variegato e spesso la confusione regna sovrana. Del resto stili, tipologie, caratteristiche, rendono il mondo della birra un bel caos per chi non lo conosce bene, se poi si aggiunge che nella classificazione delle birre ci si riferisce ad una legislazione italiana vecchia di mezzo secolo che si basa su parametri come il tasso alcolico e al grado Plato, allora abbiamo il casino totale.
Ma cosa significa grado Plato? Il grado Plato è una scala di misurazione della densità dello zucchero in un liquido, spesso utilizzata nell’industria della birra. Prende il nome dal chimico tedesco Fritz Plato. Questa scala misura la quantità di zuccheri presenti nel mosto, il liquido ottenuto dalla miscelazione di malto d’orzo e acqua prima della fermentazione. Il grado Plato è espresso in grammi di zucchero per 100 grammi di liquido. Indica la percentuale di zucchero nel mosto prima della fermentazione e fornisce informazioni cruciali al birraio riguardo alla potenziale quantità di alcol che può essere prodotta durante la fermentazione.
Cerchiamo allora di spiegare un pò cosa significa doppio malto, partendo dalla birra al malto, ossia da un ingrediente fondamentale per fare la birra. Il malto è uno zucchero semplice, utilizzato dai lieviti per la fermentazione alcolica, quindi per produrre l’alcol e l’anidride carbonica presenti nella birra.
Da qui nascerebbe spontaneo pensare che la birra a doppio malto abbia un grado alcolico doppio rispetto ad una birra “normale”, ma non è così: il luogo comune che una birra doppio malto sia di colore scuro ed altamente alcolica non è corretto. Il colore non è dettato dall’alcol ma dai malti utilizzati, mentre l’alcol dipende dal lievito utilizzato e dai processi produttivi.
Birre doppio malto: le birre che non esistono
Occhio in birreria ad ordinare una “birra doppio malto” pensando che i valori alcolometrici siano… il doppio di una birra normale: di fatto la birra doppio malto non esiste se non, come scritto sopra, legislativamente. Nella produzione della birra doppio malto, infatti, non viene usato il doppio del malto. Sebbene alcuni birrifici artigianali riportano in etichetta tale dicitura (cosa non obbligatoria) per indicare una gradazione alcolica e gradi Plato rispettivamente superiore al 3,5% e al 14,5°, potreste trovarvi servita una birra alcolicamente leggermente sopra ai 3,5% e non necessariamente scura.
Di fatto il doppio malto non indica caratteristiche che determinano un colore, un gusto o grado alcolico particolare (anche se quest’ultimo sicuramente è più elevato di una birra normale), sebbene ordinare al pub una birra a doppio malto è di uso comune pensando sia la caratteristica di una tipologia di birra particolare. In realtà sappiate che state chiedendo una normale birra solo più alcolica.
Detto questo e scoperchiato il pentolone delle birre doppio malto che non esistono ma ci sono (paradosso), andiamo a vedere cosa commercialmente si intende e come possiamo comunque caratterizzarle.
Identificate originariamente in Germania, devono la loro nascita alla volontà di creare una birra strutturalmente più forte, in modo che potesse meglio riempire la pancia nei periodi invernali avari di cibo; il corpo è pieno grazie alla quantità elevata di malti rispetto ad una birra tradizionale; il gusto è sicuramente più dolce, carico di gusti come pane tostato, caramello, frutta secca.

Doppio malto birra: gli abbinamenti in cucina
La birra doppio malto, vista più da degustazione, sta bene anche accompagnata a del cioccolato, un piacere dei sensi, oppure a piatti forti, di cacciagione o formaggi molto stagionati, dove se ne gusta appieno la rotondità. In alternativa, contrasta il piccante o le spezie con la complessità della birra al malto. Piatti con curry, salse agrodolci o con un tocco di pepe possono sposarsi bene con la birra doppio malto.
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Speriamo di esservi stati d’aiuto nel comprendere cosa significa doppio malto e perchè è un argomento che così spesso provoca confusione!