La gallina Dorata di Lonigo è un’antica razza diffusa in tutta la pianura veneta. Ha la tipica morfologia del “pollo italiano” che all’inizio del secolo era diffuso in quasi tutti gli ambienti rurali del nostro Paese.
Allevata già nella prima metà del Novecento nell’area vicentina, dagli anni Cinquanta in poi si sono perse le tracce di questa razza che, come altre, è stata per fortuna allevata da qualche agricoltore a scopo di autoconsumo, consentendole di sopravvivere fino ai giorni nostri.
Essendo un prodotto di nicchia, esemplari di questa razza sono reperibili solo presso alcune aziende agricole della provincia di Vicenza.
ingredienti
per la gallina:
- 1 gallina Dorata di Lonigo (ben pulita ed eviscerata)
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 1 cipolla
- 2 chiodi di garofano
- 1 foglia di alloro
- sale
per l’insalatina:
- 1 cespo di radicchio (in stagione perfetto quello tardivo di Treviso)
- 1 grossa costa di sedano
- 50 g Grana Padano
- sale, pepe, olio extravergine d’oliva
- aceto balsamico alla pera
- 50 g noci tritate grossolanamente
procedimento
- Per la gallina: in una capiente pentola porre la cipolla, il sedano, la carota tagliati a pezzi, aggiungere anche l’alloro, i chiodi di garofano ed il sale. Immergervi la gallina, mettere sul fuoco e portare a bollore. Proseguire la cottura per almeno 3 ore.
- Intanto preparare le verdure per l’insalatina: lavare con cura il radicchio e tagliarne le foglie a pezzi non troppo piccoli. Mettere da parte. Lavare il sedano e tagliarlo a tocchetti di 5/6 cm, tagliarlo poi a listarelle sottili e metterlo in una terrina di acqua e ghiaccio ad arricciare (ci vorranno un paio d’ore). Scolare, asciugare bene e mettere da parte dopo aver condito con un filo d’olio. Preparare una vinaigrette mescolando l’olio, l’aceto alla pera, il sale ed il pepe.
- Quando la gallina sarà cotta tagliarla prima a pezzi, privarla della pelle e del grasso e, poi, sfilacciarne tutta la polpa con le mani.
- Disporre in un piatto da portata il radicchio ed il sedano. Aggiungere ora gli sfilacci di gallina ancora tiepidi e il Grana Padano a scaglie.
- Completare con la vinaigrette e una “spolverata” di noci tritate.
LA CHICCA: conservate quel brodo squisito ottenuto dalla cottura della gallina per cuocervi dentro delle tagliatelline! Per privarlo dell’eccesso di grasso, quando è ancora caldo, mettere a contatto della superficie un foglio di pellicola trasparente. Lasciar raffreddate ed il giorno successivo rimuovere la pellicola…come per magia il grasso resterà attaccato ed il vostro brodo sarà perfetto!