Terre d,oltrepò
Per Terre d’Oltrepò fare vino è una missione. Parte da questo concetto il nostro modo di lavorare. Crediamo che una cantina cooperativista debba essere un punto di riferimento enologico, storico e sociale. Noi crediamo che l’Oltrepò Pavese sia una grande ricchezza da salvaguardare e da promuovere attraverso i suoi vini, capaci di esprimere l’essenza del terroir. Siamo consapevoli che salvaguardare la terra che ci ospita è passaggio obbligato per tramandare alle nuove generazioni il futuro di un lavoro faticoso ed appassionante come quello della viticoltura. Ma siamo altresì consci che abbiamo anche un ruolo sociale perché la spina dorsale della nostra azienda sono i soci. Perno indiscutibile di una tradizione, quella vitivinicola, che da secoli rappresenta l’ossatura economica di questo territorio. Terre d’Oltrepò è tutto questo. Una cantina che abbraccia il suo territorio e che sa amare chi apprezza il suo vino. Noi crediamo nel legame indissolubile con il territorio. Lo amiamo profondamente perché è parte integrante della nostra storia. Questo rispetto si manifesta in ogni nostro singolo gesto, in vigna ed in cantina. Viviamo la natura che ci circonda con la consapevolezza che deve necessariamente essere tutelata. Questa filosofia si sposa con lo sforzo che la cantina fa per migliorare i suoi vini a partire dalla gestione della vigna. Un pool di esperti e di agronomi cura i grappoli, ne studia l’evoluzione e ne previene le malattie. Attraverso un percorso studiato ad hoc per migliorare la qualità del prodotto finale. Una missione che ci sta a cuore perche crediamo che consegnare alle future generazioni un ambiente sano significa migliorarne la vita. Una provincia a forma di grappolo d’uva”: così definì il territorio il noto giornalista pavese Gianni Brera. Per la sua conformazione e per la sua più importante vocazione. Quella vitivinicola. In Oltrepò Pavese si produce il 62% del vino della Lombardia, sono 13.550 gli ettari vitati e sorge lungo l’asse del 45esimo parallelo che accomuna le grande zone vinicole mondiali. Qui è nato il Metodo Classico e, da sempre, rappresenta la capitale del Pinot Nero, del Riesling e della Croatina. Noi ci troviamo immersi in questo ambiente unico, facilmente raggiungibile dalle grandi metropoli del nord, fatto di colline morbide ed ospitali, dominate da castelli e rocche. Una realtà che Strabone, nel 40 a.C., passando in Oltrepò con una legione romana, annotava come un territorio con “vino buono, popolo ospitale e botti in legno molto grandi

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