Malheur

Il birrificio Malheur (“malefico” in fiammingo) si aggiunge ad un altro nome famoso nel panorama brassicolo belga (Duvel) che riprende un nome diabolico per esprimere la propria tradizione brassicola.

La famiglia De Landtsheer porta avanti la tradizione di questo birrificio dagli inizi del 1900. L’attività si è poi interrotta con la seconda guerra mondiale ed è stata riavviata nel 1997, con la nascita ufficiale della Malheur Brouwerij.

Luc Verhaeghe, Mastro birraio di quegli anni, ha avviato la produzione con una bionda poco alcolica, la Malheur 4, per poi proseguire poi con le Malheur 8-10-e 12, fino ad arrivare al  progetto brillante di produrre per la prima volta al mondo la “Birre Champagn“, utilizzando appunto il metodo Chapenoise.
Nel 2002 debutta la Malheur Biere Brut, una birra prodotta con metodo Champenoise utilizzando lievito proveniente dall’istituto enologico di Epernay in Francia, zona prettamente devota alla produzione dello Champagne. Qualche anno dopo viene prodotta anche la versione Dark, evoluzione della Malheur 12.