Boon Framboise: una birra a fermentazione spontanea, ergo uno stile storico.
La fermentazione spontanea, ovvero quella non controllata, oggi viene fatta ancora da ca. 8 produttori Belgi nella valle della Senne a Sud di Bruxelles. I protagonisti di questo stile non sono luppoli, malti più o meno tostati oppure erbe e spezie. Le particolarità di questo stile proviene da tre fasi di produzione: il raffreddamento del mosto, tassativamente con l’aria notturna semplicemente “aprendo le finestre”, l’invecchiamento o affinamento in botti detti anche “Foeders”, invecchiamento che po’ durare fino a 36 mesi e più ed infine il “Blending”, la miscelazione di 2 parti di birra invecchiata con età d’invecchiamento differenti.
Una tale birra ha un tasso di acidità molto elevato. Un’acidità che ricorda a naso odori di scuderia e richiama in bocca yogurt bianco, bergamotto e pepe nero. Per chi non fosse particolarmente incline a tali aromi e sapori, questa birra, già fortemente dissetante di suo, può essere aromatizzata e di conseguenza resa meno acida con vari tipi di frutti che di regola sono le ciliegie (Kriek) o i lamponi (Framboise).
Quasi tutti i produttori usano frutti veri in macerazione. Anche la Framboise di Boon usa ca. 300 gr di lamponi ed una piccola quantità di ciliegie con tanto di nocciolo tassativamente in macerazione. Il “lambic” ai lamponi in passato era una rarità e veniva prodotto solo in brevi periodi in estate. Nel 1976, Boon è stato il primo birrificio a riprendere la produzione di questo stile, dismesso ormai da decenni per motivi di costi di produzione e trend di mercato. Se la birra può avere svariate occasioni di consumo, la Framboise è un vero e proprio “asso piglia tutto”: dissetamento, aperitivo, abbinamento al cibo (dessert, formaggi ma anche primi e piatti di carne), meditazione, degustazione…Una di quelle birre che proporresti a botta sicura a coloro che dicono laconicamente “Io non bevo birra” (esistono davvero queste persone!).
Prova subito la Boon Framboise!
HANS PETER HASSO
Ambassador Quality Beer Academy
Tutto nacque nel lontano 1982, quando il nostro Mastro Birraio, in un bar di cui era frequentatore abituale, fu avvicinato dal gestore del locale che, trovandosi in difficoltà con birra alla spina infetta e un impianto di spillatura tarato con troppa pressione, gli chiese: “Tu che sei tedesco, perché questa birra mi esce così brutta e maleodorante?".
Curiosi di sapere com'è finita? Non vi resta che scoprire la sua storia!